Scienza o Moda Fake? Noi stiamo con gli studi scientifici e cerchiamo di lavorare nel modo più rigoroso e trasparente possibile.

Nell'ottica della divulgazione scientifica, di seguito trovate le Fake più comuni (o bufale) con la bicliografia scientifica di riferimento.

In sintesi, per tutti questi motivi, si ricorda che per per i prodotti a base di FUNGHI poter esplicare la loro azione in modo ottimale, è preferibile l’utilizzo di integratori alimentari a base di estratti (per lo più acquosi, ma in alcuni casi anche alcolici - anche la Medicina Tradizionale Cinese utilizza i decotti –estrazione acquosa-) rispetto al “totum” e senza l’utilizzo della vitamina C.

 Fake  1 - del “Totum”

La Micoterapia (dal greco “mýkēs”, fungo” e “therapeía, der. di therapeúō”, “curo/a”), è una terapia che utilizza i funghi o i loro metaboliti secondari, a scopo benefico, come rimedio preventivo e/o integrativo.

Ad oggi in commercio si riscontrano diversi tipi di prodotti a base di “funghi medicinali” principalmente composti o da funghi essiccati, polverizzati e incapsulati noti come “Totum”, oppure da estratti, che a seconda del solvente utilizzato, danno origine a prodotti con indicazioni specifiche e distinte.

E’ consigliabile utilizzare come integratori alimentari, prodotti contente estratti, evitando quelli contenenti il “Totum” principalmente per due motivi:

Nel “Totum” (corpo fruttifero polverizzato) infatti, possono essere presenti spore che essendo considerate aeroallergeni, possono indurre in soggetti predisposti, sintomi allergici. Inoltre, anche la stessa chitina (fibra insolubile e principale costituente della parete cellulare delle cellule fungine) sembra possa avere un ruolo nella patogenesi dell’asma correlato all’azione delle micro/medie particelle di chitina sui macrofagi alveolari.

Tuttavia, nonostante i diversi metodi di estrazione siano processi costosi, possono influenzare l’attività biologica dei singoli prodotti e migliorarne il profilo di qualità e sicurezza. Inoltre. gli estratti, oltre ad essere preferiti negli studi scientifici (quindi più studiati), permettono la miglior assimilazione dei principi attivi altrimenti confinati nelle cellule fungine, la cui parete è formata da chitina (difficilmente degradata nello stomaco per la scarsa presenza dell’enzima Chitinasi), aumentando così l’efficacia e la sicurezza, caratteristiche imprescindibili per un prodotto di qualità.

Bibliografia: 

Brinchmann et al., Ann Agric Environ Med 2011, 18, 7–12.
Coy et al., Int J Med Mushrooms. 2015;17(8):713-22;
Cimarra et al. Allergy. 1999 May;54(5):521-5.;
Fischer et al. J Allergy Clin Immunol. 1999 Oct;104(4 Pt 1):836-41;
Lin et al., Carbohydr Polym. 2017 Oct 1;173:610-618;
Paoletti et al. Ann Nutr Metab 2007;51:244–251
Reese et al. Nature. 2007 May 3;447(7140):92-6.

 

Fake 2: Non tutti i beta glucani sono uguali. Un fungo medicinale non vale l’altro!!!

I funghi sono apprezzati non solo in campo medico ma anche in ambito nutrizionale per il loro elevato valore, in quanto poveri di grassi, ricchi di β-glucani, vitamina B, E, D, C, di proteine, nonché considerati un’ottima fonte di microelementi, come: K, Mg, P, Ca, Cu, Fe, Ge, Se e Zn.

I polisaccaridi bioattivi fungini (i beta glucani) sono spesso descritti come “Biological Response Modifier” per la loro comune abilità di attivare la risposta immunitaria dell’ospite mediante diversi recettori tra cui: Dectina-1, il recettore del complemento (CR3) e TLR-2/6, inoltre possiedono innumerevoli azioni specifiche a seconda del tipo di fungo da cui vengono estratti.

Per questo motivo è importante diffidare da integratori alimentari mal titolati o titolati solo in polisaccaridi (senza specifiche sulla tipologia di polisaccaridi). I beta glucani dei funghi infatti ben si distinguono dai beta glucani derivanti da altre fonti come il lievito o i cereali e la loro azione biologica dipende da diversi fattori come struttura chimica, caratteristiche chimico-fisiche, grado di solubilità, peso molecolare, grado di ramificazione, tipo di zuccheri o presenza di gruppi non zuccherini.

Il maggior effetto sul sistema immunitario si è evidenziato con beta glucani caratterizzati da corte ramificazioni, grado di ramificazione compreso tra 0,20 (1 ogni 5 residui) - 0,33 (1 ogni 3 residui) e alto peso molecolare relativo (maggiore di 100 KDa).

 

Bibliografia:

Chatterjee S, et al. Environ Sci Pollut Res Int. 2017 Aug;24(24):19480-19493.
Giavasis I. et al. Curr Opin Biotechnol. 2014 Apr; 26:162-73.
Chen and Seviour Mycol Res. 2007;111:635-52;
Wang et al., Molecules 2017, 22, 257;
Chan et al., J of Hema & Onc 2009, 2:25;
Su et al. Appl Microb Biotech. 2016;100(10):4385-93

  

Fake 3: Attenzione alla titolazione, non solo β-glucani!!!

Attualmente solo il 10% delle specie di funghi è conosciuto e studiato e dagli anni ’60 sono stati brevettati alcuni farmaci con diverse indicazioni come: Befungin (Russia), Lentinan, Frazione D da Maitake, Schizophyllan, PSP e PSK (Giappone), nonché tiamulin, valnemulin e retapamulin (di origine semi-sintetica).

Anche nel settore degli integratori alimentari è importante assicurare elevati standard di qualità del materiale fungino impiegato, per garantire la qualità tuttavia è indispensabile effettuare non solo rigorose analisi residuali, ma anche analisi qualitative volte a titolare gli estratti in oggetto. A questo proposito infatti, i funghi rappresentano un’importante risorsa di principi attivi (che devono essere ben titolati e opportunamente esplicitati in etichetta come garanzia di qualità), caratterizzati principalmente da β-glucani e α-glucani, ma non solo, anche proteoglucani, triterpeni e polifenoli.

Infatti, nel mercato degli integratori alimentari si trovano le più disparate e insensate titolazioni come cordicepina e lentinano (rispettivamente principi attivi del Cordyceps sinensis e del Lentinus edodes), che purtroppo non sono biodisponibili per OS.

Va considerato inoltre che in alcuni casi, i veri composti attivi sono proteoglucani come il PSK del Corilolus versicolor (syn. Trametes versicolor) oppure terpenoidi come le erinacine e gli hericenoni dell’Hericium erinaceus, che però spesso non sono titolati. 

 

Bibliografia:

Geng P et al. Biomed Res Int. 2017; 2017:9648496.
Paterson RR and Lima N. Biomed J. 2014 Nov-Dec;37(6):357-68.
Diling et al. Oncotarget, 2017, Vol. 8, (No. 49), pp: 85838-85857;
Friedman et al. J Agric Food Chem. 2015 Aug 19;63(32):7108-23
Su et al. Appl Microbiol Biotechnol. 2016;100(10):4385-93;
Giavasis et al., Current Opinion in Biotechnology 2014, 26:162–173

  

Fake 4: “La vitamina C migliora l’assorbimento dei beta glucani”!!!

A supporto dell’effetto sinergico tra funghi medicinali e vitamina C, ci sono solo tre incoraggianti evidenze in vitro/ex vivo (Konno, 2009; Duan et al., 2017; Zhao et al., 2017) che sottolineano tuttavia, come tale effetto sia potenzialmente indotto proprio dalla sinergia dei meccanismi d’azione dei singoli composti e non già da un miglior assorbimento intestinale dei β-glucani favorito dalla vitamina C.

Infine, nonostante i diversi metodi di estrazione siano processi costosi, possono influenzare l’attività biologica dei singoli prodotti.

Ad oggi quindi, non ci sono evidenze sul miglior assorbimento dei beta glucani fungini indotto dalla co-somministrazione di Vitamina C; piuttosto, visto il costo irrisorio di quest’ultima, sembra più un pretesto commerciale che una notizia scientificamente fondata.

 

Bibliografia:

Coy C, Standish LJ, Bender G, Lu H. Significant Correlation between TLR2 Agonist Activity and TNF-α Induction in J774.A1 Macrophage Cells by Different Medicinal Mushroom Products. Int J Med Mushrooms. 2015;17(8):713-22.
Duan L, Wu XL, Zhao F, Zeng R, Yang KH. Induction Effect to Apoptosis by Maitake Polysaccharide: Synergistic Effect of Its Combination With Vitamin C in Neuroglioma Cell. J Evid Based Complementary Altern Med. 2017 Oct;22(4):667-674. doi: 10.1177/2156587217708524.
Konno S. Synergistic potentiation of D-fraction with vitamin C as possible alternative approach for cancer therapy. Int J Gen Med. 2009 Jul 30;2:91-108.
Zhao F, Wang YF, Song L, Jin JX, Zhang YQ, Gan HY, Yang KH. Synergistic Apoptotic Effect of D-Fraction From Grifola frondosa and Vitamin C on Hepatocellular Carcinoma SMMC-7721 Cells. Integr Cancer Ther. 2017 Jun;16(2):205-214. doi: 10.1177/1534735416644674.

  

Fake 5: Possibili effetti avversi: anche i funghi hanno delle controindicazioni!!!

In seguito al grande impulso scientifico e commerciale dell’uso dei funghi medicinali come integratori alimentari, è importante saper scegliere e consigliare, secondo il rigore scientifico, considerando che anche nella Micoterapia ci sono alcune controindicazioni e/o possibili effetti avversi riscontrati in particolar modo con l’utilizzo di: Inonotus obliquus, Agaricus subrufescens, Auricularia auricula judae, Lentinula edodes e Coprinus comatus.

Infatti, è stato evidenziato che sia l’Agaricus che lo Shiitake possono ridurre l’espressione del Citocromo P450 1A prolungando la durata e/o l’intensità di terapie farmacologiche in atto dando origine a possibili effetti collaterali e/o reazioni avverse. Inoltre con lo shiitake sono presenti in letteratura più di 50 case report clinici riportanti reazioni avverse (in seguito all’utilizzo di shiitake polvere e/o grezzo e poco cotto) caratterizzate da dermatite flagellata e/o vesciche boccali probabilmente indotte dalla presenza di lentinano in pazienti predisposti piuttosto che da una possibile fotosensibilizzazione o da una possibile interazione con due classi di farmaci: gli ACE-inibitori e i diuretici.

Per quanto riguarda il Chaga (Inonotus obliquus), a dimostrazione di quanto sia importante il tipo di estratto impiegato, si sottolineano due diverse possibili interazioni. Con l’estratto acquoso infatti vista la significativa presenza di ossalati e un caso di nefropatia, è da sconsigliare in pazienti con insufficienza renale e nefrolitiasi diversamente invece l’estratto etanolico è da sconsigliare se il paziente sta assumendo farmaci antiaggreganti piastrinici e/o ipoglicemizzanti per possibili effetti additivi.

 

Bibliografia:

Kikuchi Y, et al. Clin Nephrol. 2014 Jun;81(6):440-4.
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Fischer B, et al. J Allergy Clin Immunol. 1999 Oct;104(4 Pt 1):836-41
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Coy C, et al. Int J Med Mushrooms. 2015;17(8):713-22.
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Feeney MJ, et al. Mushrooms and Health Summit Proceedings. J Nutr. 2014 Jul; 144(7): 1128S–1136S.
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Santos et al. J Allergy Clin Immunol Pract. 2018 Mar - Apr;6(2):647-648